Prendimi per mano mamma

“Prendimi per mano mamma”, un bellissimo albo illustrato di Nadine Brun-Cosme, che ci porta alla mente scene di quella quotidianità, così scontata, ma che ci manca tanto in questi giorni.

Insieme alla piccola Lea, che si appresta a scoprire timidamente il mondo esterno, affrontiamo  il percorso che si compie ogni giorno per raggiungere la scuola, con  il solito traffico rumoroso nelle strade, il panettiere che la saluta, i motorini rossi della pizzeria, la lavanderia automatica e i mille colori dei panni che girano all’interno delle lavatrici in funzione.

 

Affrontare il mondo esterno e il distacco dai genitori.

La piccola Lea è curiosa ma combattuta. Ogni tanto pronuncia una frase “prendimi per mano, mamma!” e così si sente protetta, come se in quella frase ed in quella stretta di mano ci sia un potere soprannaturale, che infonde coraggio e le permette di lasciarsi andare un pò di più al mondo esterno.

 

I genitori come sostegno emotivo e punto fermo nella crescita.

L’agitazione inizia a farsi sentire quando raggiungono il cancello della scuola. Tanti bambini che salutano i loro genitori, e Lea si stringe ancora più forte alla sua mamma. Proprio adesso stringerà la sua mano senza volerla lasciare mai più. Ma la sua mamma, entrando nel cortile, la saluta, le da un bacino e se ne va lasciandola con la sua amichetta Marie.

Cosa faranno le due bambine? Si prendono per mano e corrono insieme alla scoperta del mondo.

 

“Prendimi per mano mamma” ha un doppio messaggio infatti, sia per i bambini che hanno timore nell’affrontare le nuove sfide quotidiane che troveranno nel lungo percorso della loro crescita, ma anche per i genitori, affinché siano sostegno, incoraggiamento e nel momento più opportuno possano “lasciare quella mano”.

 

Prendimi per mano, mamma

di Nadine Brun-Cosme, illustrazioni di Christine Davenier, trad. Maria Pia Secciani, Edizioni Clichy, 2019
Età di lettura consigliata: dai 3 anni